Buongiorno e buon lunedì, ciurma!
Oggi voglio raccontarvi una storia, che parla di un piccola parrocchia di provincia e di un miracolo.
Come saprete, quest'estate ho passato una settimana nella bellissima Seefeld in Tirol. Una mattina, mentre cercavo di decidere in quale ristorante pranzare, sono entrata nella Chiesa di Sankt Oswald, che sorge nel cuore del paese. L'ho fatto più per trovare un posticino tranquillo in cui riposarmi qualche istante (dopotutto adoro le chiese proprio per la calma e la pace che infondono). Tuttavia, mentre camminavo tra i banchi e cercavo qualche moneta in fondo alla borsa per accendere una candela, mi sono fermata a leggere una teca, che raccontava la storia del luogo. Una storia strana e inquietante, che non posso fare a meno di condividere. Ecco cosa accadde.
Era il 1384. Per le celebrazioni del Giovedì Santo, il Cavaliere Oswald Milser, signore di un vicino castello, pretese di ricevere un'ostia più grande di quella data alle persone comuni. Il parrocco inizialmente esitò, ma, consapevole dell'influenza di cui godeva Oswald e temendo la sua arroganza, fece come gli era stato ordinato. Preparò un'ostia di dimensioni maggiori e, alla messa, la offrì al Cavaliere. Non appena l'ostia toccò le sue labbra, il pavimento sotto i suoi piedi iniziò a sprofondare. Spaventato, Oswald cercò di aggrapparsi all'altare di marmo, ma questo divenne molle e cedevole come la cera e le sue mani vi lasciarono impresse le impronte. Il parroco ritrasse l'ostia dalla sua bocca, ma questa iniziò a spillare sangue. Il pavimento cessò di sprofondare e il cavaliere ne fu liberato. Rimase tuttavia profondamente toccato da quanto accaduto, affrettandosi a confessare di aver peccato di arroganza. Oswald decise di prendere i voti e di ritirarsi nel Monastero di Stams, dove rimase fino alla sua morte, due anni più tardi.
L'ostia miracolosa fu riposta in un ostensorio d'argento, donato alla chiesa da un monaco (forse lo stesso Oswald), e ben presto il luogo divenne meta di numerosi pellegrinaggi da parte di fedeli provenienti da tutta la regione.
Devo ammettere che a me tutta la storia ha fatto una grande impressione. Non ho avuto modo di vedere l'ostia (credo sia conservata in una parte della chiesa allora chiusa al pubblico), ma ho ovviamente cercato i segni dell'accaduto: ancor'oggi, infatti, si può vedere l'impronta della mano di Oswald nel marmo dell'altare e il buco scavato nel pavimento dai suoi piedi, quando hanno iniziato a sprofondare. Il tutto è perfettamente visibile e reale.
E voi, cosa ne pensate di tutto ciò? :)
Oggi voglio raccontarvi una storia, che parla di un piccola parrocchia di provincia e di un miracolo.
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Come saprete, quest'estate ho passato una settimana nella bellissima Seefeld in Tirol. Una mattina, mentre cercavo di decidere in quale ristorante pranzare, sono entrata nella Chiesa di Sankt Oswald, che sorge nel cuore del paese. L'ho fatto più per trovare un posticino tranquillo in cui riposarmi qualche istante (dopotutto adoro le chiese proprio per la calma e la pace che infondono). Tuttavia, mentre camminavo tra i banchi e cercavo qualche moneta in fondo alla borsa per accendere una candela, mi sono fermata a leggere una teca, che raccontava la storia del luogo. Una storia strana e inquietante, che non posso fare a meno di condividere. Ecco cosa accadde.
Era il 1384. Per le celebrazioni del Giovedì Santo, il Cavaliere Oswald Milser, signore di un vicino castello, pretese di ricevere un'ostia più grande di quella data alle persone comuni. Il parrocco inizialmente esitò, ma, consapevole dell'influenza di cui godeva Oswald e temendo la sua arroganza, fece come gli era stato ordinato. Preparò un'ostia di dimensioni maggiori e, alla messa, la offrì al Cavaliere. Non appena l'ostia toccò le sue labbra, il pavimento sotto i suoi piedi iniziò a sprofondare. Spaventato, Oswald cercò di aggrapparsi all'altare di marmo, ma questo divenne molle e cedevole come la cera e le sue mani vi lasciarono impresse le impronte. Il parroco ritrasse l'ostia dalla sua bocca, ma questa iniziò a spillare sangue. Il pavimento cessò di sprofondare e il cavaliere ne fu liberato. Rimase tuttavia profondamente toccato da quanto accaduto, affrettandosi a confessare di aver peccato di arroganza. Oswald decise di prendere i voti e di ritirarsi nel Monastero di Stams, dove rimase fino alla sua morte, due anni più tardi.
L'ostia miracolosa fu riposta in un ostensorio d'argento, donato alla chiesa da un monaco (forse lo stesso Oswald), e ben presto il luogo divenne meta di numerosi pellegrinaggi da parte di fedeli provenienti da tutta la regione.
Devo ammettere che a me tutta la storia ha fatto una grande impressione. Non ho avuto modo di vedere l'ostia (credo sia conservata in una parte della chiesa allora chiusa al pubblico), ma ho ovviamente cercato i segni dell'accaduto: ancor'oggi, infatti, si può vedere l'impronta della mano di Oswald nel marmo dell'altare e il buco scavato nel pavimento dai suoi piedi, quando hanno iniziato a sprofondare. Il tutto è perfettamente visibile e reale.
E voi, cosa ne pensate di tutto ciò? :)