Vivo in una provincia meravigliosa e spesso non ci faccio nemmeno caso. Anzi, di solito lo do proprio per scontato. Ogni tanto, però, mi piace fermarmi a contemplare i capolavori che ho qui a portata di mano (o meglio, di macchina) e stupirmi ancora di quanto sia bello quest'angolino di Veneto.
Domenica ho avuto l'occasione di visitare Villa Godi Malinverni, famosa per essere la prima opera di Andrea Palladio, da lui stesso menzionata nel trattato I quattro libri dell'architettura. Situata sui colli di Lugo di Vicenza, fu costruita tra il 1537 e il 1542, su commissione della nobile famiglia Godi. La cosa che ho apprezzato maggiormente è la cura con cui molti elementi tipici dell'epoca sono stati preservati nel tempo: gli affreschi, che abbelliscono le pareti e i soffitti dell'intero piano nobile, sono perfettamente visibili, nonostante solo una parte sia stata restaurata, e la cucina e le stanze vantano ancora alcuni mobili e arredi originari. Per una patita di storia come me non esiste scoperta migliore! Anche se, devo ammetterlo, in una sala c'era dipinto un putto con uno sguardo così minaccioso che probabilmente me lo sognerò di notte per i prossimi quindici giorni... Non pensarci Alessia, non pensarci... o.o
In un padiglione sul retro della villa vi è poi il Museo dei Fossili: fondato nel 1852 dall'allora proprietario, il Conte Andrea Piovene, ospita centinaia di fossili risalenti al periodo dell'Oligocene, ossia ben 30 milioni di anni fa! Il più impressionante è sicuramente la Palma Fossile, che, con i suoi 9,85 metri, resta l'esemplare più grande scoperto finora. Vi dirò, io non sono una grande appassionata di fossili, ma la dedica al museo del Prof. Remo Malinverni, che nel 1960 acquistò la villa e la riaprì al pubblico, mi ha colpita davvero molto:
Uomo che ti aggiri tra queste pareti da cui trentamila millenni di storia delle antiche età della terra ti guardano; considera che tutta la storia dell'umanità, dalle origini a oggi,
altro non è in confronto che la storia di un giorno
e quella della tua esistenza la storia di un attimo, di un istante nell'infinito.
La villa è, infine, circondata da giardinetti all'italiana, decorati da una cinquantina di statue, e da un grande parco popolato di piante secolari, con tanto di lago, fiumiciattoli e ponticelli sparsi qua e là.
Piccolo aneddoto: guardate la foto qui sotto. Una bimba ci ha indicato quei tronchi dicendoci tutta felice "Sono dei coniglietti, sì sì". Qualcuno (non dirò chi) le ha risposto "no, sono dei bambini intrappolati." Il suo sguardo terrorizzato è stato l'highlight dell'intera giornata ahaha (Tranquilli ho provveduto a rassicurarla e a dirle che erano sicuramente coniglietti).