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Una passeggiata tra Bonassola e Levanto


Buongiorno ciurma!
Prima di partire per il prossimo viaggetto tra Austria e Slovenia, volevo essere sicura di pubblicare le diecimila foto che ho scattato in Liguria. Il problema principale è che oggi sono così via con la testa che probabilmente questo post non avrà alcun senso - ma, dato che mi è stato detto "Io adoro i tuoi scleri" (è un complimento, vero? Ahah), ho deciso di correre il rischio e mettermi a scrivere lo stesso. Portate pazienza. 

Nonostante il resort in cui ho alloggiato si trovasse in una posizione eccellente per visitare l'intero Parco nazionale delle Cinque Terre, non avevo voglia di muovermi più di tanto, avendo a disposizione un solo giorno. Appena sono arrivata a La Francesca e ho visto lo splendido mare di cui si poteva godere spostandosi a piedi, ho deciso che avrei visitato la zona circostante semplicemente camminando. 

...Beh, ci ho provato almeno. Qui inizia la parte in cui avete il permesso di ridere di me. 
Dal resort si accede alla passeggiata che, attraverso le vecchie gallerie della ferrovia, oggi chiuse al traffico, porta fino a Levanto. Per raggiungerla, però, una volta varcati i limiti dell'hotel, bisogna attraversare un piccolo boschetto incolto e io ero incredibilmente elettrizzata all'idea (il sole mi stava dando alla testa, probabilmente). Mi sentivo una piccola esploratrice della natura, come il bimbo cicciottello di Up. Insomma, mi mancava solo la divisa da scout, ma l'isteria ce l'avevo al punto giusto! Finché, mentre procedevo a passo spedito tra gli arbusti, non ho sentito qualcosa muoversi e strisciare veloce a pochi centimetri da me. Indovinato? Sì? Era un serpente. Verde. E lungo. E spaventosissimo. E, come ho alzato gli occhi, ne ho visto un altro su una roccia, un paio di metri più in là. Vi lascio immaginare l'urlo di terrore che ho cacciato. Voglio dire, so bene che probabilmente non erano così terrificanti come mi sono sembrati in quel momento, ma erano comunque serpenti vivi! E mi sgusciavano tra i piedi! Il mio più grande incubo. 

Ahah ma quanto sfigata sono? Insomma, nonostante mancassero poche centinaia di metri alla fine del boschetto, non ho avuto proprio il coraggio di continuare e sono corsa indietro a gambe levate. Così, alla fine, ho preso la macchina e mi sono persa lungo le stradine tortuose della Liguria, finché non ho trovato la via per Levanto. Qui, ho navigato la cittadina in lungo e in largo, pranzato con un abbondante piatto di trofie al pesto (necessarie), speso 14€ in focacce e farinata (ancora più necessarie), trovato una casa sul mare e programmato il mio futuro trasferimento proprio lì e... ah, ho anche aiutato una signora a mandare una selfie alla figlia tramite WhatsApp. Che bello essere giovani e tecnologici, eh? :D 
Nel pomeriggio, prima di tornare al resort a godermi i miei chili di focacce sul terrazzino dell'appartamento, ho fatto un giretto veloce a Bonassola, tra le sue piazzette nascoste e colorate. Essendo un mercoledì di fine aprile c'era davvero pochissima gente in giro e tutto era così tranquillo che sarei rimasta volentieri lì per sempre (anche perché l'aria del mare mi ha fatto venire un abbiocco stratosferico e non avrei avuto alcuna difficoltà ad addormentarmi sul tavolino del bar prima ancora di finire il mio esotico succo d'ananas.) 

Bene ciurma, ora vi lascio con le foto di questi meravigliosi paesini e vado a preparare la prossima valigia. Buona settimana e statemi bene! ;)







Levanto












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Casa mia. Vorrei invitarvi, ma temo non ci sia abbastanza spazio. Scusate.




Bonassola







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